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La traversata dura un’oretta ed i traghetti, pieni di abitanti di Java che lavorano a Bali grazie al turismo, si susseguono: prezzo del passaggio ... meno di due euro.
Di fronte a noi, l’isola di Java dove le nuvole nascondono la nostra futura destinazione: il vulcano Ijen.
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Un giretto sulla vicina spiaggia di sabbia nera, senza nessun altro che noi : magnifica e selvaggia, con qualche casetta e le barche dei pescatori, di fronte all’isola di Bali.
Potrebbe essere un paradiso se non ci fossero tutti questi rifiuti ... qui il mare è una discarica !!!
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Si prende la strada dei camion della società che utilizza lo zolfo estratto dal vulcano.
È meglio conoscere il percorso perché non ho visto neanche un cartello stradale ...
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Due muri vegetali compatti sono l’unico paesaggio durante diversi chilometri.
Questa giungla è in effetti un parco dove sono stati ri-introdotti diversi animali selvatici : scimmie, felini e serpenti ...
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C’è anche uno spaccio accogliente per una bevanda calda e per l’acquisto di sigarette da offrire ai portatori in ringraziamento di essersi lasciati mitragliare dalle nostre macchine fotografiche.
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Il sentiero è largo e poco ripido : si arriva dapprima ad una zona di riposo e di deposito dello zolfo proveniente dal vulcano.
Qui i portatori cercano di arrotondare la loro paga vendendo ai turisti dei piccoli oggetti tagliati nei pezzi di zolfo.
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Ma l’odore aspro di zolfo ci conferma che siamo proprio arrivati !
L’interno del cratere è tutta un’altra storia ... la pendenza è ripida ed il sentiero è malsicuro.
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Le spalle afflitte dal pesante carico, il respiro tagliato dalle emanazioni vulcaniche che arrivano a folate ... ma che vita !
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Cosa c’è laggiù nel cratere, nascosto dalle nuvole delle emanazioni ?
I portatori ne vengon fuori ... allora coraggio, Adrien, bisogna andarci !
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Le nuvole delle emanazioni, gli strapiombi, il lago di acido solforico (pH 0,5 !!!) che s’illumina di toni verdi e turchesi ... ammiriamo ...
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L’avventura non è finita : è da pochi minuti che siamo seduti nella nostra jeep che scende attraverso la giungla ... e patatrà, i freni si rompono !!!
L’autista riesce in qualche modo a fermare la macchina dentro un fosso dove per poco non ci capovolgiamo !
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Allora ci stringiamo tutti su una sola jeep e ricominciamo la discesa ... ma per poco tempo !
Un nuovo ostacolo ci sbarra la strada : un bel cobra d’un buon metro e mezzo ... ci guarda, si raddrizza e continua la sua strada.
Che strano, nessuno è andato a salutarlo ...
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Java ed il suo vulcano Ijen ci mandano un ultimo saluto in questa fine di giornata indimenticabile !
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