Quarta Stazione

IV Sosta della Via Crucis : Gesù incontra sua Madre

Tutti : Ti adoriamo o Cristo e ti benediciamo, perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

Dal Vangelo di S. Giovanni (19,25-27)
« Presso la croce di Gesù stava sua madre, la sorella di sua madre, Maria moglie di Cleofa, e Maria di Magdala.
Vedendo la madre e, accanto a lei, il discepolo che egli amava, Gesù disse alla madre : “Donna, ecco tuo figlio”. Poi disse al discepolo : “Ecco tua madre”. Da quell’ora il discepolo l’accolse come sua ».

Franz Listz: Via Crucis (extrait "Station IV")

COMMENTO
E ora provate ad immaginare questo incontro… Gli occhi di Maria e gli occhi di Gesù sono fissi gli uni negli altri.
“…Figlio mio…”.
“…Madre mia…”.
Con amore lo hai portato in grembo proteggendolo da ogni pericolo. Con amore lo hai cresciuto. Con amore ora lo offri per la salvezza dell’umanità. Ma come può una Madre veder morire suo figlio ? … Innocente…
Nei Vangeli non si parla direttamente di un incontro di Gesù con sua Madre lungo il cammino della croce, ma della presenza di Maria sotto la croce. E qui Gesù si rivolge a lei e al discepolo prediletto, l’evangelista Giovanni.
Le sue parole hanno un senso immediato : affidare Maria a Giovanni, perché si prenda cura di lei. E’ un senso molto più ampio e profondo : sotto la croce Maria è chiamata a dire un secondo “sì”, dopo il sì dell’Annunciazione, con il quale è diventata Madre di Gesù, aprendo così la porta alla nostra salvezza.
Con questo secondo sì Maria diventa madre di tutti noi, di ogni uomo e di ogni donna per i quali Gesù ha versato il suo sangue. Una maternità che è segno vivente dell’amore e della misericordia di Dio per noi.
Per questo sono tanto profondi e tenaci i vincoli di affetto e di fiducia che uniscono a Maria il popolo cristiano ; per questo ricorriamo spontaneamente a lei, soprattutto nelle circostanze più difficili della vita.
Maria, però, ha pagato a caro prezzo questa sua universale maternità. Come ha profetizzato su di lei Simeone nel tempio di Gerusalemme, “a te una spada trafiggerà l’anima” (Lc 2, 35).
Maria, Madre di Gesù e madre nostra, aiutaci a sperimentare nelle nostre anime, quella sofferenza piena di amore che ti ha unito alla croce del tuo Figlio.

MEDITAZIONE
La Madre. Maria incontra il Figlio sulla via della Croce. La croce di Lui diventa la croce di Lei, l’umiliazione di Lui è la sua, l’obbrobrio pubblico diviene quello di Lei.
E’ l’umano ordine delle cose. Così lo debbono sentire coloro che la circondano e così lo coglie il suo cuore : "... A te pure una spada trapasserà l’anima" (Lc 2, 35).
Le parole dette quando Gesù aveva quaranta giorni si adempiono in questo momento. Esse raggiungono ora la pienezza totale. E Maria va, trafitta da questa invisibile spada, verso il Calvario di suo Figlio, verso il proprio Calvario.
La devozione cristiana la vede con questa spada nel cuore e così la dipinge e scolpisce. Madre dolorosa !
Giovanni Paolo II

PREGHIAMO
Preghiamo insieme : Ascoltaci, o Signore !
- Per tutte le madri che hanno perso i loro figli : possano trovare in Te un rifugio sicuro. Ascoltaci, o Signore !
- Per noi, affinché possiamo sostenere quanti hanno perso la Fede in Te. Ascoltaci, o Signore !
- Per noi, affinché non ci manchi mai il coraggio di incontrare il dolore. Ascoltaci, o Signore !
- Per quanti vivono momenti di prova. Ascoltaci, o Signore !

Gesù nell’incontro con la tua Santissima Madre, lungo la via del Calvario, ci aiuti a comprendere quanto sia importante camminare insieme, nell’unità, sulle strade della vita, non sempre facili da percorrere, soprattutto se sono in salita ed hanno una meta ben precisa : quella della risurrezione e della vita.

AVE MARIA

Cantiamo : La prière (1965 - Georges Brassens - sur un poème de Francis Jammes - 1868/1938)
- Par le petit garçon qui meurt près de sa mère, tandis que des enfants s’amusent au parterre ; et par l’oiseau blessé qui ne sait pas comment son aile tout à coup s’ensanglante et descend. Par la soif et la faim et le délire ardent : je vous salue, Marie.

- Par les gosses battus par l’ivrogne qui rentre, par l’âne qui reçoit des coups de pied au ventre ; et par l’humiliation de l’innocent châtié. Par la vierge vendue qu’on a déshabillée, par le fils dont la mère a été insultée : je vous salue, Marie.

- Par la vieille qui, trébuchant sous trop de poids, s’écrie : "Mon Dieu !" Par le malheureux dont les bras ne purent s’appuyer sur une amour humaine, comme la Croix du Fils sur Simon de Cyrène ; par le cheval tombé sous le chariot qu’il traîne : je vous salue, Marie.

- Par les quatre horizons qui crucifient le Monde, par tous ceux dont la chair se déchire ou succombe, par ceux qui sont sans pieds, par ceux qui sont sans mains ; par le malade que l’on opère et qui geint et par le juste mis au rang des assassins : je vous salue, Marie.

- Par la mère apprenant que son fils est guéri, par l’oiseau rappelant l’oiseau tombé du nid, par l’herbe qui a soif et recueille l’ondée ; par le baiser perdu, par l’amour redonné, et par le mendiant retrouvant sa monnaie : je vous salue, Marie.