Ci siamo ... l’anno scolastico finisce e per la nostra comunità s’avvicinano i giorni con le partenze di chi finisce il Lycée. Ma, bando alla tristezza, festeggiamo chi parte e chi arriva ...
In questo pomeriggio particolare, anche la cerimonia religiosa è speciale : infatti, questa nostra Messa è concelebrata da Monsignor Francesco Follo, delegato apostolico presso l’Unesco, e dal nostro Parroco.
Bentornata Fulvia Schiavini, che ha gentilmente accettato di riprendere il ruolo di catechista al prossimo settembre.
Quest’anno Nicoletta Pucciarelli lascia il Liceo Internazionale e torna in Italia.
Non sembra neanche vero! Che cosa farà il Liceo Internazionale senza Nicoletta?
Per molti anni, è stata membro del consiglio dell’A.P.E.S.I. Infaticabile organizzatrice dei cocktail della sezione e delle feste di benvenuto. Mi ricordo le ore passate con lei sempre sorridente e positiva a imburrare tartine nella cucina del castello.
Per il Club International dove è stata prima responsabile della sezione italiana e poi degli articoli del club, è una vera istituzione! Sempre pronta ad aiutare tutti e a dedicare tanto del suo tempo. Ogni membro del Club ha sempre saputo che su Nicoletta si poteva sempre contare e che ad ogni richiesta avrebbe risposto si.
Due anni fa, Nicoletta è stata eletta presidente della Cooperativa; una carica molto difficile e delicata che ha saputo svolgere con grande responsabilità e passione.
E’ difficile passare per gli uffici dell’amministrazione del liceo sensa intravvedere i capelli biondi di Nicoletta all’uffico della Coop.Ma soprattutto cosa farà la Comunità Cattolica Italiana di St-Germain senza Nicoletta? Sempre pronta ad aiutare ed a partecipare alla vita della comunità. Grande voce del coro, lascerà un grande vuoto in tutti noi.
Sabato la comunità ha organizzato una piccola festa a sorpresa per Nicoletta e per le altre famiglie che lasciano Parigi per ritornare in Italia. Tutti hanno cantato sulle note della “Canzone del sole” delle bellissime parole in suo onore e una splendida torta era sulla tavola. La commozione era altissima, segno dei grandi vincoli di unione ed amicizia che ci legano all’interno della comunità, ma anche segno del dolore che ogni partenza ci procura ma che ci aiuta a rimanere legati anche nella distanza, a pensare che siamo tutti comunque in cammino ed ad accogliere sempre a braccia aperte tutti coloro che bussano alla nostra porta.
Comunque, Nicoletta, ci mancherai, molto, moltissimo, DA MORIRE ... soprattutto a me ...
Cristina
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